IL CORPO FERITO E IL DOLORE CHE NON SI PUÒ RACCONTARE

IL CORPO FERITO E IL DOLORE CHE NON SI PUÒ RACCONTARE

05 maggio 2024

Notizia

IL CORPO FERITO E IL DOLORE CHE NON SI PUÒ RACCONTARE

Accettare e convivere serenamente con il proprio corpo è tutt’altro che semplice. Ad entrare in gioco sono la percezione di sé, l’autostima e il benessere psicofisico. Durante l’adolescenza il corpo che cambia può diventare fonte di inquietudine che ha a che fare con la ricerca dell’identità e l’adattamento a canoni estetici inarrivabili.

Oggi, il corpo delle ragazze e dei ragazzi, dai 13 ai 17 anni, diventa spesso un luogo di disagio che si fa bersaglio. Tagli, ferite, bruciature di sigarette sono alcuni dei più comuni atti di autolesionismo che si registrano tra gli adolescenti. Un fenomeno in aumento (+ 27% rispetto all’epoca pre-Covid) che in Europa coinvolge 1 ragazzo/ragazza su 5. Senza dimenticare che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il suicidio è la quarta causa di morte nei giovani fra i 15 e i 19 anni.

Individuare le cause di tutto questo dolore non è facile. Ci proverà Alessandra Lupi (Psicologa e psicoterapeuta collaboratrice del Consultorio Gratuito della Fondazione Minotauro di Milano) durante il Talk «Adolescenza, perché crescere può essere difficile» che si terrà mercoledì 8 maggio 2024, alle ore 21, al Teatro Ponchielli di Cremona

Scopo dell’iniziativa, infatti, è quello di fare informazione e suscitare interesse, impiegando al meglio lo spazio comunicativo del teatro per coinvolgere un pubblico di studenti, genitori, insegnanti, educatori, operatori sanitari e socio sanitari e tutte le persone interessate. Il talk è pensato per favorire il dialogo e la consapevolezza rispetto alla nostra epoca e agli elementi che la caratterizzano.

 

PARLARE DI «GIOVANI CON I GIOVANI»

Lupi ha deciso di partecipare perché «Il progetto alla base di questa serata - Keep in Mind: Tieni alla Mente, curato dall’Asst di Cremona - è frutto di un investimento di energie e risorse rivolte ad un periodo della vita estremamente delicato. Gli adolescenti rappresentano una fascia tanto fragile quanto trascurata. Per questo trovo giusto, quasi doveroso, esserci, lavorando da molto tempo con loro, per poter parlare di giovani con i giovani».

 

IL SIGNIFICATO DEL CORPO MALTRATTATO

«Il corpo è un tema fondamentale da sempre, ma nell’attualità riveste significati diversi – aggiunge Lupi. Quando la crescita si interrompe, sempre più spesso succede che il corpo diventi la rappresentazione plastica del dolore profondo e silenzioso che i nostri giovani provano: per questo lo affamano, lo rinchiudono, lo maltrattano, lo tagliano, lo addormentano. Si tratta di un dolore che non è esprimibile agli adulti di riferimento perché spesso sono soggetti troppo fragili per accoglierlo».

 

LA PAURA DEL FUTURO

«L’8 maggio racconterò di cosa facciamo e quali problemi intercettiamo dall’osservatorio privilegiato de “La stanza delle parole” da dove, in questi ultimi anni, troppo spesso si sente un grido straziante con un messaggio preciso: “SOS futuro” - precisa Lupi. I ragazzi e le ragazze fanno fatica ad immaginarsi nel domani, restano intrappolati nel presente perché il futuro li terrorizza e questo è fonte di grande angoscia. Nasce così la ricerca del dolore fisico (autolesionismo) che prende il posto di quello psichico».

 

GLI ALTRI TEMI E GLI OSPITI DEL TALK

Insieme alle nuove dipendenze verranno affronti tre diversi temi: ecoansia, identità di genere e corpo ferito. Con Michele Marangi sul palco ci saranno Sara Segantin (Scrittrice e divulgatrice scientifica, collaboratrice della trasmissione televisiva Geo&Geo), Debora La Pusata (Psicologa clinica e pedagogista ALA Milano Onlus, esperta in tematiche relative all’identità di genere) e Alessandra Lupi (Psicologa e psicoterapeuta, esperta in disagio adolescenziale, collaboratrice del Consultorio gratuito dell’associazione Minotauro di Milano).

A tessere la trama della serata sarà la Compagnia dei Piccoli che - fra un intervento e l’altro - porterà in scena tre frammenti emblematici dello spettacolo «Altrove» con la regia di Mattia Cabrini. Conduce Andrea Marchesi di Radio Deejay.

L’evento è nato dall’incontro e dal confronto fra Teatro Ponchielli, Rotary Cremona Monteverdi, ASST di Cremona ed è realizzato con il contributo della Provincia di Cremona, Growens e Rotary Distretto 2050; è patrocinato dal Comune di Cremona e dall’Ordine dei Medici di Cremona. Si svolge in collaborazione con la Consulta degli studenti di Cremona.Lo scopo dell’iniziativa è quello di fare informazione e suscitare interesse impiegando al meglio lo spazio comunicativo del teatro per coinvolgere un pubblico di studenti, genitori, insegnanti, educatori, operatori sanitari e socio sanitari e tutte le persone interessate. Si sa, le esperienze relazionali aiutano a crescere e il Talk è pensato per favorire il dialogo e la consapevolezza rispetto all’epoca che stiamo vivendo e ai fenomeni che la caratterizzano.

L’idea originaria del Talk è strettamente connessa al progetto Keep in Mind: Tieni alla Mente, realizzato dalla Neuropsichiatria infantile territoriale e dall’Ufficio Comunicazione e relazioni esterne dell'ASST di Cremona che, nel 2023, ha coinvolto 614 adolescenti attraverso un sondaggio per capire come e se si informano in tema di salute mentale. Gli esiti della ricerca hanno fornito gli elementi per costruire insieme ad gruppo di ragazzi, ragazze e operatori sanitari e socio sanitari una rubrica social sul profilo Instagram dell'ASST di Cremona.

Responsabile della pubblicazione: Comunicazione
Ultimo aggiornamento: 09/05/2024